NO AL GOVERNO CHE PROPONE DI INSERIRE IL 50% DEL TFR IN BUSTA PAGA

La previdenza complementare integrativa è il miglior modo di destinare il TFR, e quindi permettere ai lavoratori di tutelare il loro futuro. Le attuali norme sulle pensioni che prevedono un sistema contributivo, che se non verrà modificato produrrà nuovi poveri fra 20-30 anni, finanziariamente e politicamente dopodomani, e deve vedere la previdenza integrativa, che il 21% dei lavoratori ha già, estesa a tutti i lavoratori se vogliamo mantenere anche alle generazioni future una parte del benessere dei decenni passati. La misura che propone Renzi, non nuova peraltro, usa i soldi dei lavoratori, che usano le imprese o che vanno all'inps per dare l'impressione di poter spendere di più oggi e di essere più poveri domani.

Il governo non sa che i lavoratori assunti dopo il 28 aprile del 1993 possono lasciare tutto il TFR ai fondi pensione integrativi. E che questa è la strada per garantire pensioni integrative che permetteranno una vita dignitosa ai futuri anziani.

Le altre scorciatoie penalizzano i lavoratori e i giovani soprattutto.