I lavoratori della Husqvarna di Valmadrera, insieme ai rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, hanno dichiarato un presidio permanente. In questo modo vogliono contestare la decisione della multinazionale svedese di chiudere i reparti produttivi della fabbrica lecchese mantenendo la sola parte commerciale.
Se la decisione andrà in porto, significherebbe la perdita di un’ottantina di posti di lavoro sugli attuali 102. Nelle scorse settimane era stata ventilata la possibilità di un’acquisizione da parte di terzi, ma su questo fronte non ci sono state novità negli ultimi giorni.
Nella riunione che si è tenuta oggi, 27 maggio, i lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno deciso di interpellare tutti i tavoli istituzionali a partire dal Comune di Valmadrera per proseguire con la Provincia di Lecco, la Regione Lombardia fino al ministero per lo Sviluppo economico.
«La gestione di queste situazioni di crisi – commenta Pieangelo Arnolfi Fim Cisl Mbl – è sempre più difficile avendo delle condizioni di utilizzo degli ammortizzatori sociali molto ridotte rispetto al passato. La maggior parte dei lavoratori, tra l’altro, ha un’età superiore ai 50 anni, ma non sufficiente per raggiungere la pensione. La loro situazione è quindi particolarmente delicata. Come sindacato, faremo tutto il possibile per tutelare la forza lavoro».
Il 3 giugno si terrà alla Confindustria di Lecco un incontro tra proprietà e sindacato. In quella sede si inizierà a capire quali siano le possibili strade che imboccherà questa crisi.