La Maggi Catene, storica impresa di Olginate (Lecco) specializzata in catene da neve per le auto, è fallita. Lo hanno reso noto i sindacati
sottolineando che «i 53 dipendenti sono stati letteralmente allontanati dall’azienda senza che venisse loro spiegato nemmeno
bene il motivo».
«La Maggi era già in procedura concorsuale e come sindacato ci eravamo dovuti attivare per tutelare in più occasioni per
tutelare i diritti dei lavoratori – hanno spiegato Marco Oreggia, Fim Cisl Mbl -. Sapevamo che non navigava in buone acque, ma ci ha stupito il modo in cui la dirigenza ha reagito, cacciando letteralmente dallo stabilimento i dipendenti. Ci vuole rispetto per chi ha lavorato con dedizione per anni portando avanti tra mille difficoltà l’azienda».
Nel tempo la Maggi Catene ha accumulato un debito di 27 milioni di euro. Da 4 mesi gli stipendi non erano più pagati e dal 2013 non venivano più effettuati i versamenti al fondo integrativo Cometa. Con la Maggi se ne va un altro pezzo del tessuto industriale lecchese. «Quando parliamo
dell’urgenza di interventi per l’industria ci riferiamo a queste
situazioni – hanno dichiarato Andrea Donegà, segretario generale della Fim Cisl Lombardia ed Enrico Vacca, segretario generale Fim Cisl MMbl -. Senza una seria politica per rilanciare gli investimenti e il lavoro il nostro Paese sarà condannato al declino industriale e sociale. Non possiamo permettercelo. Il Governo, invece, pare continuare a dormire beato».
Il prossimo passo sarà un incontro che si terrà, probabilmente mercoledì prossimo, tra il curatore fallimentare e i rappresentanti sindacali.