Le trattative per il contratto nazionale sono a un punto fermo. Quelle territoriali sono complesse. Se la situazione non si sbloccherà, si rischia un autunno di fuoco con molte iniziative di lotta (scioperi, presidi, ecc.). Nelle prossime settimane si terranno assemblee informative nei cantieri e a ottobre presidi e manifestazioni. Nelle province di Milano, Monza e Lecco si terranno presidi il 24 ottobre
Senza contratto nazionale e con i contratti provinciali in fase di difficile rinnovo. I lavoratori dell’edilizia sono sul piede di guerra. Se le trattative non si sbloccheranno, si rischia un autunno di fuoco con molte iniziative di lotta (scioperi, presidi, ecc.).
«Nel giugno 2016 – spiega Silvio Baita, segretario generale della Filca-Cisl Brianza Lecco -, il sindacato ha presentato la piattaforma per il contratto nazionale. Vicente interne all’Ance (associazione dei costruttori) hanno ritardato la discussione che, a più di 12 mesi langue ancora. Eppure i temi sul tavolo sono importanti per una categoria che conta un milione e mezzo di lavoratori in Italia, 30mila nelle province di Milano, Monza e Lecco».
Nella piattaforma il sindacato ha chiesto un aumento salariale medio di 106 euro. Al di là degli incrementi in busta, il sindacato vuole discutere dell’estensione della copertura degli enti bilaterali non solo agli impiegati, ma anche ai lavoratori autonomi e a tutte le professionalità che operano nel cantiere.
«Cassa edile, scuola edile e commissione di sicurezza – continua Baita – sono i nostri tre enti. Estendere la loro azione su tutti gli operatori significa aumentare la formazione dei lavoratori, la loro sicurezza e la regolarità. Soprattutto in un momento in cui la crisi e la fame del lavoro sta portando sempre più spesso al ricorso al lavoro nero con minori garanzie sul tema della sicurezza. Questi temi sono fondamentali. Per questo vogliamo che la discussione riprenda sia a livello nazionale sia a livello provinciale».
In attesa di possibili iniziative a livello nazionale, nelle prossime settimane si terranno assemblee informative nei cantieri e a ottobre presidi e manifestazioni. Nelle province di Milano, Monza e Lecco si terranno presidi il 24 ottobre.