«L’INNOVAZIONE NON DEVE SPAVENTARE, BISOGNA COGLIERNE LE OPPORTUNITÀ»

Industria 4.0, nuove tecnologie, welfare, formazione: la Cisl Mbl ne ha parlato oggi, 22 settembre, nell’incontro »Tassare i robot? Innovazione tecnologica e riflessi sull’occupazione». Tra gli interventi quello di Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl: «Bisogna dire no alla retorica della paura del futuro. Dobbiamo avere le competenze per capire cosa sta accadendo e per anticipare i cambiamenti»

I catastrofisti già immaginano un futuro fatto di fabbriche gestite da robot, con (pochi) uomini relegati in ruoli marginali. Uno scenario destinato a concretizzarsi velocemente nei prossimi anni, con inquietanti conseguenze per l’occupazione innescate appunto dall’adozione sempre più estesa di sofisticate tecnologie. Gli ottimisti scommettono invece su una specie di compensazione dovuta alla creazione di posti di lavoro maggiormente qualificati. La questione, in ogni caso, è di grande attualità. A tal punto che Bill Gates, fondatore e presidente onorario di Microsoft, ha lanciato la proposta di tassare i robot che prendono il posto degli esseri umani nelle industrie e negli uffici. Un’ipotesi e una provocazione che la Cisl Monza Brianza Lecco ha discusso nel convegno intitolato appunto «Tassare i robot? Innovazione tecnologica e riflessi sull’occupazione», svoltosi oggi, 22 settembre, al Binario 7 di Monza.

Le nuove tecnologie, d’altra parte, hanno inevitabilmente soppiantato i «vecchi» lavori. Ma oggi questi processi avvengono in tempi sempre più ridotti. «Il 65% dei bambini che oggi iniziano la scuola primaria – ha precisato Rita Pavan, segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco – sarà occupato in mansioni ancora inesistenti. Non esiste innovazione senza uno sforzo straordinario per rafforzare le competenze dei lavoratori. Ma non bisogna temere ciò che non si conosce, bisogna studiarlo». Ma il vero problema in Italia, ha precisato Luciano Pero, docente di organizzazione del Mip del Politecnico di Milano, «è la mancanza di lavoro, non la sua regolazione. Dobbiamo creare lavoro buono per i nostri figli. La centralità è la progettazione dei nuovi sistemi produttivi ed è ciò che manca nel nostro Paese».

L’automazione nei processi produttivi non è comunque una novità, come ha ricordato Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl. «I robot – ha commentato il responsabile dei metalmeccanici della Cisl – sono tra noi da 30 anni. Gli impianti di verniciatura della Fiat Mirafiori sono stati realizzati nel 1985. Bisogna dire no alla retorica della paura del futuro. Serve un sindacato capace di essere dentro la progettazione dei nuovi sistemi di produzione. Dobbiamo avere le competenze e la preparazione per capire cosa sta accadendo e per anticipare i cambiamenti».

A un’eventuale tassazione dei robot, intanto, gli imprenditori non pensano proprio. Soprattutto perché, ha ricordato Massimo Bottelli, direttore settore lavoro welfare e capitale umano di Assolombarda Confindustria Monza Brianza,  «questa logica di imposte scoraggerebbe la logica di sviluppo che stiamo portando avanti. L’economia della nostra regione sta accelerando. L’export della Lombardia nel primo semestre 2017 è cresciuto del 7,4%, quello della Brianza del 22%».