Sanità pubblica, è sciopero

I lavoratori del comparto della sanità pubblica di Lecco (due ore dalle 8 alle 10) e della Brianza (tutto il giorno) incroceranno le braccia venerdì 4 ottobre. Lo sciopero è stato proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, insieme ad altre sigle sindacali autonome. Le Asst garantiranno agli utenti l’erogazione delle cure e dei servizi indispensabili oltre a quelli aventi carattere di emergenza e urgenza, hanno fatto sapere i responsabili. Ci sarà però il rischio di possibili disagi e rallentamenti nell’erogazione delle prestazioni ordinarie negli ospedali e in tutte le sedi territoriali di competenza aziendale.

«Il cuore della protesta è il personale, l’attenzione da dargli: bisogna finirla di considerare lavoratrici e lavoratori come accessori, quando sono il motore che fa girare i servizi», spiegano i responsabili delle organizzazioni sindacali.

Le problematiche sono sempre quella lanciate nel corso a luglio ovvero il taglio di 650mila euro sul costo del personale, le carenze di organico cui si supplisce cambiando l’orario dei servizi e non magari assumendo tramite graduatoria esistente, l’assunzione di operatori socio sanitari per il periodo estivo attraverso agenzie interinali. Altre rivendicazioni vertono sull’attivazione indiscriminata, da parte della direzione aziendale, della mobilità d’urgenza, ma anche sul non aver assegnato il lavoro part time.

«Vogliamo parlare di straordinari e ferie che i lavoratori non riescono a smaltire, o di indennità previste dal contratto nazionale che non vengono erogate? L’ambulatorio stress lavoro correlato perché non è stato aperto? Il progetto accoglienza dov’è finito? – chiedono i sindacalisti -. Insomma di carne al fuoco ce n’è molta, senza dimenticare le esternalizzazioni dei servizi che vanno fermate in difesa della sanità pubblica. Il suo perimetro si fa sempre più stretto e questo va a compromettere il diritto universale alla salute dei cittadini».