In Italia sono 3 milioni le persone non autosufficienti, la maggior parte anziane. Per evitare che i diritti delle persone non autosufficienti restino sulla carta Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil propongono nello specifico:
- un aumento adeguato delle risorse;
- la contestualità tra il riconoscimento dello stato di non autosufficienza – frutto di una valutazione multidimensionale sulla base di criteri riconosciuti e uniformi – la presa in carico e la definizione del Piano individuale assistenziale (PAI);
- la garanzia del responsabile della gestione del Piano individuale, referente unico dei servizi sanitari e sociali nei confronti della persona interessata e/o del caregiver;
- l’attuazione e il rafforzamento dell’integrazione tra politiche sociali, sociosanitarie e sanitarie;
- la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali intesi come diritti universali riconosciuti a tutti i cittadini in condizione di non autosufficienza, integralmente finanziati dalla fiscalità generale e la loro integrazione con i Lea sanitari;
- la determinazione e la trasparenza delle risorse destinate ai non autosufficienti nei bilanci di aziende sanitarie e distretti;
- la definizione di criteri uniformi sul piano nazionale per l’accreditamento dei servizi residenziali, semiresidenziali, di assistenza domiciliare e familiare;
- dei criteri uniformi per la valutazione dei bisogni;
- un sistema efficace di monitoraggio e di controllo;
- il diritto dei cittadini e delle organizzazioni sociali alla partecipazione, alla programmazione dei servizi e al monitoraggio della loro qualità.
In tuttaItalia è in corso una raccolta di firme a sostegno dell’azione rivendicativa di Spi, Fnp, Uilp.
Sabato 16 novembre è in programma una iniziativa nazionale che si terrà a Roma.