Ferrarini e Vismara: «No all’offerta»

da reggionline.com

L‘offerta del gruppo Bonterre-Grandi Salumifici Italiani e di Intesa Sanpaolo per Ferrarini e Vismara sembra essere tramontata nello spazio di un giorno. Ieri [6 novembre] il gruppo agroalimentare cooperativo modenese e l’istituto di credito, insieme a Opas e Casillo Partecipazioni, hanno inviato agli organi societari e ai commissari giudiziali una manifestazione di interesse per le due aziende. Primo passo dell’operazione: un affitto-ponte dei rami d’azienda. Bonterre e Intesa hanno posto però una condizione ultimativa: l’accettazione della manifestazione di interesse prima dell’udienza di revoca del concordato preventivo di Vismara, fissata per domani in Tribunale a Reggio.

Una iniziativa giudicata pretestuosa e ostile dal gruppo di Rivaltella, che non l’ha degnata di una risposta. Anzi, già ieri il Consiglio di amministrazione di Vismara, preso atto del disimpegno di Amadori, ha depositato la rinuncia alla proposta di concordato elaborata nei mesi scorsi e questa mattina ha chiesto l’ammissione a una nuova procedura di concordato da costruire con un altro partner industriale.

Nei piani dei Ferrarini, però, questo partner non sarà la cordata costituita da Intesa Sanpaolo, creditore dell’azienda reggiana, e da Bonterre, il gruppo che unisce Grandi salumifici italiani e Parmareggio. Categorico in questo senso Sido Bonfatti, consulente legale di Ferrarini e Vismara: «La situazione che si è venuta a creare in Vismara – dice il professionista modenese – non comporta nessun effetto pregiudizievole sulle altre società del gruppo. Ferrarini spa e Società Agricola Ferrarini sono tornate ai livelli produttivi, occupazionali e commerciali precedenti al concordato e stanno procedendo come prospettato dai piani presentati». Dunque per Ferrarini l’acquirente resta il colosso delle bresaole Pini, mentre per Vismara si vedrà cosa deciderà il tribunale.