«Il lavoro che R-esiste» in mostra

Nella sede Cisl di Monza (via Dante 17/a) è esposta in questi giorni la mostra fotografica «Il lavoro che R-esiste». Si tratta di una carrellata di immagini sui mestieri di una volta che, però, ci sono ancora nelle nostra Brianza. Il nome della mostra è dovuto alla rubrica del giornale «Il Dialogo di Monza», che si occupa di notizie positive e che è andato a cercare arti e mestieri di un tempo.

Ed ecco così che, attraverso gli scatti di Giovanna Monguzzi e Stefania Sangalli possiamo riscoprire di figure quali quella l’arrotino, l’impagliatore, il materassaio, il cappellaio, il tipografo. Anche il fabbricante di violini, perché in Brianza abbiamo anche questa realtà.

«Sono i lavori di un tempo – spiegano gli organizzatori -, quelli in cui si lavora con attrezzi antichi e dove non si contano le ore necessarie per produrre qualcosa. Sono i lavori che hanno fatto grande la Brianza, che sfidano il tempo e che resistono malgrado le rivoluzioni tecnologiche, perché il lavoro dell’uomo, in particolare quello artigianale, avrà sempre la sua ragione di esistere».

Sono lavori, continuano gli organizzatori, fatti «con grande passione», «un’alta qualità del prodotto» e il desiderio di «creare qualcosa di bello».