Il 25 novembre, Giancarlo Baroni è stato eletto segretario generale nel primo congresso provinciale del Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori della polizia. Baroni, 33 anni, dopo essersi arruolato nell’Esercito è transitato nella Polizia di Stato. Dal 2010 ha lavorato, sempre nel reparto Volanti, nella Questura di Milano, nel commissariato di Cinisello Balsamo, nella Questura di Napoli e in quella di Monza. Gli abbiamo posto alcune domande per capire quale ruolo gioca il sindacato nel corpo di Polizia.
«Il Siulp è un sindacato con alle spalle una storia importante di crescita e di conquiste che parte dall’esigenza di uscire dall’isolamento politico e sociale. Mi sto riferendo agli anni Settanta, epoca in cui iniziarono le prime rivendicazioni sia come lavoratori sia come cittadini in grado di recepire i cambiamenti sociali e politici del Paese e avviare una nuova cultura della sicurezza. Dopo la Legge di riforma dell’ex corpo delle guardie di Pubblica sicurezza, il movimento attivo negli anni Settanta si trasforma in Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia (siamo nel 1982) e da allora è sempre stato il sindacato di polizia con il maggior numero di iscritti a livello nazionale».
Da quando il Siulp è attivo a Monza e in Brianza? Quale collaborazione avete avuto in passato e quale collaborazione pensate di strutturare in futuro?
A Monza si può dire che il Siulp sia presente da sempre. Noi siamo un sindacato autonomo, ma con la Cisl, fin dall’inizio, condividiamo i valori di base e con la Cisl abbiamo un accordo per condividere i servizi agli operatori. Ispirarsi a un’organizzazione sindacale di grande tradizione, seppur con l’attenzione a mantenere una propria soggettività politico-sindacale, ha consentito in passato di acquisire competenza. Il principio è valido ancora oggi.
Quanti iscritti ha sul territorio?
Non siamo ancora in possesso del dato, che sarà disponibile agli inizi del prossimo anno, ma possiamo già dire che – secondo il nostro calcolo – la presenza rispecchierà quella nazionale confermandoci come la maggiore presenza sindacale su Monza e Brianza. Sulla percentuale aspettiamo il dato ufficiale. Non ci sbilanciamo ma siamo ottimisti.
Vi occupate solo della Polizia di Stato o anche della Polizia penitenziaria?
Il Siulp è un sindacato di poliziotti ma l’attività sindacale si colloca in uno spazio che coinvolge il comparto sicurezza che raccoglie le forze di polizia rappresentate dai loro sindacati.
Quali sono i principali problemi che affrontano gli agenti nella nostra zona?
Vi risparmio la descrizione del territorio di Monza e della Brianza che, certamente, conoscerete meglio di me. Dal punto di vista operativo la sofferenza più significativa è legata alla carenza di organico. L’ implementazione graduale prevista dalla costituzione della Questura di Monza e della Brianza non è adeguata alle richieste del territorio. Ciò determina, necessariamente, uno sforzo enorme da parte di tutti gli operatori di Polizia per fronteggiare le varie criticità legate alle attività di prevenzione e repressione, alla tutela fasce deboli, alle attività amministrative per il rilascio di passaporti e licenze, ordine pubblico ecc. ma anche per le attività delle specialità quali la Polizia stradale e la Polizia ferroviaria. L’impegno espresso dai colleghi è davvero grande, costante, incessabile ma non può sopperire. I numeri mancano!
Come intendete operare per risolvere il problema?
Noi intendiamo continuare, forti del gruppo che rappresentiamo e con il supporto della nostra segreteria nazionale e di quella regionale, a esperire ogni sforzo politico-sindacale possibile affinché la situazione di Monza e della Brianza sia al più presto sanata.Non a caso, in occasione del primo congresso provinciale del SIULP di Monza e Brianza, il segretario generale nazionale dott. Felice Romano è stato presente ed ha incontrato il Questore al quale ha ribadito l’ impegno del nostro sindacato finalizzato a supportare la richiesta di risorse per migliorare sia i servizi ai cittadini, sia le condizioni di lavoro.
I mezzi sono sufficienti?
Più uomini e più mezzi sono il nostro obiettivo. In questo momento i mezzi sono nel numero giusto, quello che ci preoccupa è la ridotta pianta organica sia della Questura sia della Polizia stradale. Ambienti che, seppur nuovi, presentano problemi relativi a spazi e a disposizioni degli stessi. Di questo il Questore ne ha piena conoscenza e collaboreremo per trovare soluzioni. Tra l’altro gran parte della struttura d via Montevecchia è ancora cantierizzata. La Polizia ha un ottimo rapporto con le altre forze dell’ordine e con la Prefettura sia per quanto riguarda il controllo del territorio, ordine pubblico sia per tutto quanto ruota al sistema sicurezza. È qui a Monza e in Brianza posso dire che la sinergia improntata sin dall’inizio dal Prefetto e dal Questore con i neonati comandi provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza nonché con la Polizia locale è davvero molto proficua. Sindacalmente spero di incontrare presto le organizzazioni di ogni forza per avere una sinergia anche noi nell’interesse degli operatori di Polizia e dei cittadini.