La vertenza della Pozzoli Food arriva in Regione Lombardia. Giovedì 30 gennaio (ore 15,30), si terrà un’audizione di fronte alla IV Commissione Attività produttive con i rappresentanti dei sindacati e della proprietà.
La crisi si è aperta il 31 dicembre 2019 quando la Pozzoli Food, società leader nel campo della distribuzione organizzata, ha depositato la richiesta di concordato preventivo con riserva al Tribunale di Monza. Due giorni dopo, giovedì 2 gennaio, il collegio, composto dal presidente Caterina Giovanetti e dai giudici Alessandro Gnani e Luca Fuzio, ha fissato il termine di sessanta giorni per la presentazione della documentazione.
L’obiettivo, hanno dichiarato i vertici della società, è «la continuità aziendale e la salvaguardia dei posti di lavoro». Il piano concordatario, quindi, mira a traghettare l’azienda fuori da un periodo difficile, seguito ad anni costellati da grandi successi. Attualmente, l’azienda ha 18 punti vendita che danno lavoro complessivamente 250 dipendenti (di cui 150 in Brianza e nel Lecchese).
L’audizione è stata richiesta con urgenza dalle parti politiche, in particolare Pd e M5S, per conoscere la situazione. «Ci sembra importante capire quale sarà il destino di questi lavoratori, se e quando verranno eventualmente attivati gli ammortizzatori sociali, che possibilità ci sono di essere ricollocati o assorbiti da altri marchi, appunto, e con quali garanzie. In sostanza, quale sarà il futuro dei dipendenti e delle loro famiglie, di fronte all’ennesima crisi di impresa che colpisce i nostri territori», hanno commentato i consiglieri Pd Angelo Orsenigo, Gigi Ponti, Raffaele Straniero, Paola Bocci e Samuele Astuti.