Disabili e lavoro, più facile con Ial

Barbara Guardamagna Ial Cisl
Barbara Guardamagna, Ial Cisl

Lo Ial Cisl di Lecco (Innovazione apprendimento lavoro) offre le proprie competenze nel campo della formazione e del lavoro. «La formazione per il lavoro – spiega Barbara Guardamagna, direttrice Ial per le province di Monza, Lecco e Milano – è il compito di responsabilità e di prossimità che ci caratterizza. Per questo Ial si occupa anche, per e con le aziende, di formazione continua del personale, della formazione obbligatoria per gli apprendisti e di quella, importantissima, sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».

Uno degli aspetti più delicati è quello dell’inserimento nei luoghi di lavoro delle persone con disabilità. «Lo Ial ha un’esperienza pluridecennale in questo ambito – precisa ancora Barbara Guardamagna – e da quest’anno anche ha accolto questa sfida. Lo Ial è entrato nel catalogo provinciale degli operatori accreditati perché in questo settore non c’è nulla da inventare. Ci vuole personale di alta qualità per gestire le persone fragili e noi abbiamo trovato collaboratori capaci».

Attualmente lo Ial di Lecco ha in carico quattro persone disabili che stanno facendo un percorso per l’inserimento lavorativo: «Non operiamo mai da soli e facciamo sempre un passaggio con la rete che segue il disabile. I colloqui preliminari con l’interessato ed il confronto con gli assistenti sociali o sanitari servono per costruire una solida base di conoscenza che permetta un inserimento nel mondo del lavoro più agevole possibile».

All’interno di tutto questo c’è anche il rapporto con le aziende: «È fondamentale che le aziende sappiano di non essere sole in questa esperienza. C’è sempre il nostro tutor. Inoltre stiamo sperimentando teorie di inserimento speciali perché dentro l’azienda il disabile non sia un semplice numero ma una risorsa. In questo contesto stiamo anche lavorando sulla formazione dei disability manager che avranno il compito di facilitare questi inserimenti».

Resta da capire cosa può fare un disabile che voglia iniziare questo percorso di inserimento lavorativo: «Deve essere innanzitutto iscritto al “collocamento mirato”, ma se non lo fosse penseremo noi all’iscrizione. Poi, una volta preso in carico da noi, inizieremo il percorso volto ad accertare la sua propensione all’inserimento nel mondo del lavoro».

Un percorso, questo dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, che per la Cisl ha un grande valore: «Aiutare i disabili a trovare un lavoro è per noi un obiettivo importante, che richiama principi di giustizia e solidarietà. – commenta Rita Pavan, segretaria generale della Cisl – Ogni persona diversamente abile può inserirsi in un contesto lavorativo. Le imprese dove siamo riusciti a farlo, con un adeguato accompagnamento, non se ne sono pentite. La diversità è anche ricchezza, non disturbo».