Coronavirus, consigli Adiconsum

La paura, a seguito del diffondersi del Coronavirus in Italia, sta portando i consumatori ad assumere atteggiamenti non sempre corretti o razionali, certamente le preoccupazioni sono fondate, purché non si cada nel panico.

«Svuotare supermercati, litigare per accaparrarsi beni di prima necessità, fare lunghe code per entrare in panetterie e farmacie, è oggettivamente eccessivo oltre che dannoso per sé e per i consumi – afferma Carlo Piarulli presidente di Adiconsum Lombardia -. Per effetto di questo atteggiamento, stanno lievitando i prezzi di alcuni beni, come disinfettanti per le mani o mascherine, che non tanto nei negozi quanto on line, hanno raggiunto cifre da vera e propria speculazione e sciacallaggio. Vogliamo rassicurare i consumatori almeno su due fronti: la spesa alimentare e per l’igiene e la gestione dei viaggi e il turismo. Innanzitutto va detto che la “paura” con cui stiamo affrontando questo momento dovrebbe essere sostituita da un comportamento più responsabile, basato su cautela, senza sfociare in panico che al momento è inopportuno».

Di seguito alcuni consigli utili di Adiconsum

Spesa alimentare

Tutte le produzioni del settore agroalimentare e igiene, sono attualmente in lavorazione. Non c’è necessità di correre a fare scorte. Quindi si può fare la spesa normalmente e se proprio non si vuole uscire di casa, si possono richiedere consegne a domicilio che ormai vengono offerte in particolare dalla stessa grande distribuzione.

Prodotti per igiene personale

In questa fase è importante avere una igiene personale e domestica secondo gli standard tradizionali. E’ quasi inutile correre all’acquisto di gel disinfettanti o mascherine protettive, se non si è stati contagiati o non abbiamo avuto contatti con persone provenienti dalle aree a rischio. Tra l’altro, in questi casi, è il Servizio sanitario nazionale a dotare di questi strumenti quando necessario. Le mascherine, ricordiamo, servono come profilassi per evitare la trasmissione a terzi, quando si è già contagiati.

Il rischio è quello di alimentare speculazioni con aumenti ingiustificati dei prezzi, perché immotivati e inutili. Non acquistare gel disinfettanti o mascherine a prezzi fuori mercato o soprattutto in mercati abusivi o da speculatori.

Lavarsi bene le mani per almeno 20 secondi, usando un normalissimo sapone detergente, o per disinfettare, in alternativa al gel si può usare l’alcol denaturato a 90 gradi, che ha un costo contenuto ma è altrettanto efficace.
Comunque occorre seguire sempre le indicazioni del Servizio sanitario nazionale.

Viaggi e turismo

«In questi giorni riceviamo numerose richieste di informazioni da parte di consumatori che sono stati costretti ad annullare viaggi e soggiorni o che semplicemente hanno scelto di rinunciarvi a causa dell’emergenza Coronavirus – afferma Piarulli -. I consumatori ci chiedono come recuperare i soldi spesi per viaggi di cui non potranno usufruire, ma è importante in primo luogo comprendere che ogni situazione deve essere valutata a sé, poiché le misure adottate a livello nazionale e internazionale non sono uniformi e ciò incide fortemente sui rimedi esperibili dai viaggiatori per recuperare quanto versato».

«È possibile esercitare il diritto di risoluzione del contratto – continua -, ma in questo caso, se il luogo di destinazione non è soggetto a misure restrittive, si sarà costretti a pagare le penali eventualmente previste dal contratto. Il codice del turismo, infatti, stabilisce che: «si ha il diritto ad ottenere il rimborso integrale del prezzo versato, solo all’esistenza di circostanze inevitabili e straordinarie, verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue vicinanze e che hanno una incidenza sostanziale sull’esecuzione del pacchetto turistico».

Le misure adottate nel territorio nazionale e in quello internazionale non sono uniformi e dunque in primo luogo è opportuno precisare che le ripercussioni sui passeggeri potrebbero variare da caso a caso.

In linea generale è possibile individuare delle situazioni tipo:

• se il biglietto è stato acquistato con tariffa rimborsabile, la restituzione del prezzo è dovuta in accordo a quanto previsto nelle condizioni di vendita del biglietto;
• in caso di rinuncia volontaria ad un volo, il passeggero ha diritto al rimborso delle tasse aeroportuali purché la rinuncia sia effettuata prima delle operazioni di check-in;
• laddove la normativa preveda, in caso di cancellazione del servizio di trasporto indipendente dalla volontà del passeggero, la corresponsione di una compensazione pecuniaria o comunque di un indennizzo in denaro, si ricorda che, in queste circostanze, quelle di allarme sanitario, tale compensazione/indennizzo non sono sempre dovuti. La normativa infatti esime i vettori dalla corresponsione di somme di denaro a titolo di compensazione laddove la cancellazione del viaggio sia dovuta a circostanze eccezionali, quali emergenze sanitarie o rischi per la sicurezza.
• infine, nel caso in cui si rinunci volontariamente ad un soggiorno presso una struttura collocata in un territorio nel quale nessuna emergenza è stata dichiarata e nessuna restrizione è stata adottata, sarà possibile cancellare il soggiorno stesso in accordo a quanto previsto dalle condizioni di prenotazione.