IMMIGRAZIONE, SERVE UN CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA IN BRIANZA

Il Consorzio sociale Ccb e il Consorzio sociale CS&L, insieme a Cgil, Cisl e Uil, chiedono che, per una migliore gestione dei flussi migratori, sia creato in Brianza un centro temporaneo per 50-60 persone che serva da luogo filtro di prima accoglienza per gli immigrati

È indispensabile individuare in Brianza la sede di una centro temporaneo per 50-60 persone che serva da luogo filtro di prima accoglienza per gli immigrati. È quanto chiedono il Consorzio sociale Ccb e il Consorzio sociale CS&L, insieme a Cgil, Cisl e Uil, per una migliore gestione dei flussi migratori in occasione della Giornata internazionale del migrante che verrà celebrata il 18 dicembre.
«Il problema di un centro di prima accoglienza è stato già posto da tempo – osservano i responsabili dei consorzi -. I veti tra le istituzioni hanno impedito finora una soluzione idonea tra le tante possibili, ma non possiamo pensare che la proverbiale solidarietà del territorio, che quotidianamente possiamo apprezzare, si blocchi di fronte a una soluzione utile per il bene di tutti».
Gli immigrati che periodicamente arrivano nelle regioni del Sud vengono smistati nelle varie regioni e, da qui, nelle varie province. In Brianza quest’anno sono arrivate 576 persone: 288 sono rimaste, le altre hanno lasciato il territorio. Nella nostra provincia però manca un centro nel quale effettuare un ulteriore smistamento dei gruppi che poi vengono inviati in comunità più piccole: residence, appartamenti, ecc.
«Un centro-filtro di prima accoglienza, soluzione peraltro individuata da tempo da altre province lombarde sui propri territori – continuano i responsabili dei consorzi -, permette di far fronte ai primi adempimenti previsti dalla legge in condizioni di sicurezza per tutti i nuovi arrivi e, al contempo, di conoscere le persone per destinarle agli alloggi (per la quasi totalità privati) presenti sul territorio con la necessaria competenza».
Il modello dell’accoglienza diffusa ha dimostrato negli anni di funzionare perché piccoli gruppi di immigrati, accolti in centri sul territorio, non ha un grande impatto sociale ed è ben accettato dalla popolazione italiana. Per attuarlo però serve un centro più grande di smistamento. Erano state individuate due soluzioni, una a Vimercate e una a Limbiate, ma tutto si è arenato.
Di questi temi e del fenomeno dell’immigrazione nel suo complesso, si parlerà nell’incontro organizzato da Cgil, Cisl e Uil della Brianza, in collaborazione con il Comune di Vimercate e il Consorzio enti gestori del progetto emergenza rifugiati: «Accogliere le persone… tra diritti, lavoro e integrazione». L’appuntamento è per giovedì 18 dicembre alle ore 21 nell’auditorium della biblioteca di Vimercate (piazza Unità d’Italia 2/c).