«Rottapharm, annuncio di cattivo gusto»

Un annuncio di «cattivo gusto», così Tiziano Cogliati, Femca Cisl Mbl, giudica la dichiarazione con la quale Lucio Rovati, presidente e direttore scientifico di Rottapharm Biotech, ha presentato il sostegno della sua azienda alla ricerca di un vaccino contro il coronavirus. «La dichiarazione dell’azienda – continua Cogliati – è avvenuto proprio nei giorni in cui si stavano firmando le conciliazioni per i licenziamenti di 64 ricercatori, dopo una trattativa avvenuta in sordina a causa della quarantena per il Covid-19. Non c’è stato, a mio avviso, rispetto nei confronti dei lavoratori».

Rovati ha spiegato che Rottapharm Biotech metterà a disposizione di Takis le proprie competenze nello sviluppo di farmaci innovativi, oltre al supporto finanziario fino ad almeno il completamento della fase I/II di sperimentazione clinica. I primi 3 milioni di euro sono già stati concordati sui programmi in corso.

Tutto ciò avviene mentre l’azienda monzese ha smantellato il centro ricerche e sviluppo. «Abbiamo investito 20 milioni di euro all’anno sviluppando internamente e senza alcun contributo finanziario esterno oltre una decina di progetti di farmaci in diverse aree terapeutiche, ma nessuno ha portato risultati concreti – si è giustificato Rovati sulle colonne del quotidiano «Il Giorno» -. Tuttavia quel modello di business non esiste più al mondo. A dire il vero non esisteva più già 5 anni fa, ma ci abbiamo provato per tutelare, nel medio periodo, i ricercatori del gruppo. Oggi abbiamo mantenuto le competenze più forti, in campo manageriale, per poter lavorare con l’esterno, dedicandoci allo scouting di nuove proposte innovative e altamente specializzate da parte di spin-off universitari o piccole biotech nazionali e internazionali, nelle quali investire».

Ciò non toglie l’amarezza dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. «C’è malcontento tra i ricercatori licenziati – conclude Cogliati -. Nonostante il buon accordo siglato tra azienda e sindacato, si troveranno senza reddito proprio in una fase difficile come quella che sta attraversando la nostra economia. A ciò si aggiunge la beffa dell’annuncio degli investimenti della Rottapharm nel vaccino. C’è stata una mancanza di sensibilità nei confronti dei lavoratori».