Lavanderia, no al dumping contrattuale

Assosistema Confindustria e le organizzazioni sindacali di categoria – Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – hanno incontrato la direzione centrale coordinamento giuridico e la direzione centrale tutela, sicurezza e vigilanza del lavoro dell’Ispettorato nazionale del lavoro, a seguito di una richiesta di incontro inviata in data 13 luglio 2020 dalle rispettive organizzazioni per illustrare e dare avvio, con l’ausilio dell’Inl, all’accordo sottoscritto in data 4 febbraio 2020 relativo al contrasto dei fenomeni elusivi derivanti dalla concorrenza sleale e dumping contrattuale presenti nel settore.

Nell’accordo, le parti sociali hanno ipotizzato diversi strumenti utili per segnalare degli alert all’Istituto nel caso di non rispetto delle norme, uno fra tutti il costo del lavoro e dei servizi rapportato al fatturato. Strumenti che potrebbero essere messi a disposizione dell’Ispettorato, in aggiunta alla tabella di comparazione tra il  contratto nazionale e altri contratti pirata apparsi nel settore delle lavanderie industriali dove le parti evidenziano gli istituti contrattuali soggetti al dumping che, come più volte sottolineato, anche in occasione dei recenti incontri all’Ispettorato, non è più solo economico ma anche normativo.

L’Ispettorato ha manifestato grande interesse su quanto definito da Assosistema, Filctem, Femca e Uiltec poiché in linea con gli indirizzi ispettivi che l’Istituto ha già avuto modo di ribadire attraverso due importanti circolari, ovvero la n.9/2019 e la più recente n. 2/2020. L’Ispettorato, a seguito anche del lungo percorso interlocutorio con il sindacato, sta di fatto spostando l’attenzione su un dumping di carattere normativo e non più solo economico, identificando nella circolare del 28 luglio alcune materie sulle quali si esercita maggiormente il dumping, andando in concreto più avanti rispetto alla giurisprudenza attuale che prende in considerazione, nella maggior parte dei casi, solo l’aspetto economico retributivo di base.

L’istituto, infatti, identifica una tabella non esaustiva (qui il ruolo fondamentale che dovrà essere svolto da Assosistema congiuntamente con le organizzazioni sindacali) di materie sulle quali maggiormente si esercita il dumping, introducendo poi ulteriori elementi molto importanti che gli ispettori dovranno tenere in considerazione nel momento del controllo ispettivo, ovvero il trattamento economico complessivo del contratto, che non si esaurisce con la mera applicazione dei tabellari del contratto ma anche delle voci fisse e variabili.
Durante la discussione il sindacato ha condiviso la necessità di organizzare momenti di approfondimento settoriale con l’obiettivo di individuare ulteriori materie di carattere normativo che sono oggetto di dumping contrattuale, così da proporre una integrazione all’Ispettorato delle materie già inserite nella circolare n. 2/2020.

La Direzione centrale tutela, sicurezza e vigilanza del lavoro, congiuntamente con la Direzione centrale coordinamento giuridico, si sono trovate disponibili ad adottare una stretta collaborazione con il sindacato, grazie anche al sostegno che verrà fornito in maniera più tempestiva possibile dall’osservatorio sulla legalità istituto presso Ebli. Si è concordato che sarà avviato con l’Inl uno scambio continuo di comunicazioni volto all’individuazione di situazioni critiche derivanti dalla mancata applicazione del contratto leader e all’utilizzo di cooperative spurie, ovvero al ricorso di sistemi di interposizione illecita di manodopera.

L’accordo di programma, e l’attività conseguente messa in campo dalle parti sociali, riveste maggior rilievo in questo particolare momento storico di forte contrazione del mercato per quanto riguarda il settore turistico-alberghiero ma allo stesso tempo di forte dumping che si sta manifestando anche nel sistema degli appalti pubblici del settore sanitario. Un sistema caratterizzato da gare troppo orientate sul prezzo più basso e da una situazione di crescita dei costi negli appalti già assegnati a causa dell’emergenza Covid, questo contesto ha generato un disequilibrio nel contratto di appalto facendo saltare i normali driver di fatturazione calcolati su base storica.

Le parti sociali, appreso il vivo interesse da parte dell’istituto di essere da subito parte attiva nell’applicazione dell’accordo di programma, si faranno parte diligente nell’attivare l’osservatorio presso Ebli per recepire ed elaborare i primi dati da comunicare successivamente all’Istituto ispettivo a partire dal mese di ottobre.

L’istituto, una volta consolidata la prassi, si è dimostrato disponibile a supportarci nell’identificazione di un rating di valore per il settore che punti a valorizzare la corretta applicazione del contratto collettivo e degli istituti annessi.