Ad Arcore chiude l’asilo San Giuseppe

L’asilo San Giuseppe di Arcore non riaprirà i battenti a settembre. Ad annunciarlo in  una lettera indirizzata a tutti i genitori e agli insegnanti, è stato il Consiglio di amministrazione. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno considerato che negli ultimi mesi una cooperativa del padovano aveva mostrato interesse nel rilevare la realtà arcorese. La trattativa sembrava poter andare in porto giusto in tempo per la ripresa delle attività di settembre, invece anche l’ultimo tentativo di salvare l’asilo è andato a vuoto. A rischio una ventina di posti di lavoro.

«Abbiamo ricevuto il comunicato inviato dal Cda. della Fondazione Asilo San Giuseppe alle lavoratrici e ai genitori, con i quale – di fatto – si esclude la possibilità di una ripresa dell’attività scolastica ed educativa nella struttura di via Tomaselli – commentano Simone Cereda, segretario Fp Cgil Monza e Brianza e Nicola Turdo segretario generale Cisl Fp Mbl -. Tale notizia, purtroppo, non giunge del tutto inaspettata perché, già nei giorni scorsi, era ormai chiaro che la trattativa con la cooperativa interessata a rilevare l’attività aveva subito un’importante battuta di arresto. Ciononostante, non possiamo che esprimere amarezza e stupore per il repentino evolversi della situazione, soprattutto alla luce di quanto comunicatoci da Cda e Amministrazione comunale in occasione dell’incontro dello scorso 20 luglio: a quella data, infatti, – come ricordato anche dal presidente, l’operazione di “salvataggio” dell’Asilo San Giuseppe era giunta quasi al traguardo. Chiediamo quindi al Cda e al Comune di chiarire con precisione le ragioni che hanno portato alla rottura della trattativa con la cooperativa. A questo Cda, a cui riconosciamo l’impegno, la competenza e la passione messi in campo in questi mesi, chiediamo di valutare ogni possibile soluzione alternativa alla chiusura dell’asilo, considerando anche l’apporto di altri soggetti esterni. All’Amministrazione comunale, che esprime 4/5 del C.d.a. ed è quindi pienamente responsabile di come la Fondazione è stata condotta in questi anni, chiediamo di farsi parte attiva nella gestione delle inevitabili ricadute occupazionali che la chiusura dell’Asilo causerebbe. Dichiariamo sin d’ora la nostra disponibilità all’apertura di un tavolo di gestione di questa crisi».