Gomma-plastica, aumento di 63 euro

La settimana scorsa, dopo una lunga e complessa trattativa, la Federazione gomma-plastica, associata a Confindustria, e i sindacati del settore Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del settore gomma-plastica (circa 130.000 i lavoratori interessati, impiegati in 5.500 aziende), scaduto il 30 giugno 2019 e che sarà vigente fino al 31 dicembre 2022.

“Per la Brianza e il Lecchese – osserva Massimo Ferni, segretario generale Femca Cisl Mbl -, si tratta di un settore molto importante. Sul territorio esiste una rete fatta prevalentemente di piccole e medie imprese, con qualche realtà che supera i 700-800 dipendenti. La crisi Covid-19 ha toccato soprattutto le imprese che lavorano per il settore automobilistico e della bellezza (involucri per rossetti, mascara, ecc.). Ha tenuto invece il comparto delle aziende che lavorano per il settore medico-farmaceutico (sacche di plastica per plasma,aerosol, ecc.). Per questo, come per altri settori, si prepara un autunno e un inverno pieno di incognite. Ma la firma del contratto è comunque una buona notizia”.

Parte economica

L’intesa sottoscritta prevede un aumento medio sui minimi (Tem) di 63 euro (cat. F, il salario di riferimento passerà quindi da 1.844 a 1.907 euro). L’aumento sarà distribuito in due “tranche”: la prima di 32 euro dal 1° gennaio 2021; la seconda, 31 euro dal 1° gennaio 2022. All’interno di quanto previsto dall’accordo interconfederale del 9 marzo 2018 Patto per la Fabbrica sono stati modificati e integrati gli articolati contrattuali per rendere possibile la definizione del trattamento economico minimo (Tem) e il trattamento economico complessivo (Tec).

Parte normativa

Per quanto riguarda il capitolo dell’Osservatorio Nazionale sarà potenziato l’istituto riconoscendo il valore delle relazioni industriali per iniziative congiunte volte alle politiche industriali di settore, all’occupazione, alla crescita, alle internazionalizzazioni e per l’innovazione e la sostenibilità ambientale. Sempre all’interno dell’osservatorio sarà discussa la legge 125 sulle pari opportunità.

Sul capitolo degli orari e della prestazione lavorativa verranno introdotti numerosi miglioramenti: linee guida sulla banca delle ferie solidali; riconoscimento dei permessi per i famigliari di minori affetti DSA (disturbi specifici dell’apprendimento); scorporo delle assenza per visite e ricoveri oncologici e della maternità anticipata ai fini della maturazione della ROL; programmazione dei permessi della legge 104 che passa da trimestrale a mensile; possibilità che la contrattazione di secondo livello possa prevedere percentuali di accantonamento diverso della banca ore rispetto a quanto previsto oggi dal testo contrattuale.
Inoltre, per i lavoratori con patologie oncologiche e degenerative sarà prevista la possibilità di trasformare in part time il proprio orario di lavoro e il riconoscimento di una aspettativa non retribuita pari a 10 mesi. Sarà altresì predisposta non solo una importante iniziativa, sotto forma di campagna straordinaria informativa, per sollecitare l’adesione al fondo sanitario di categoria (FAG&P), ma sempre relativamente a questo fondo sarà predisposta un’assemblea aggiuntiva retribuita, una tantum durante la vigenza di questo contratto, per promuovere all’adesione allo stesso.

Nel contratto, saranno chiariti e migliorati aspetti normativi sul premio perequativo, malattia professionale e infortuni, l’indennità notte proporzionata all’effettiva prestazione e sarà istituita la commissione nazionale salute sicurezza e ambiente.

Si costituirà la figura di delegato alla formazione e la commissione per la revisione dell’attuale sistema di inquadramento, proprio a riguardo i lavoratori addetti al ciclo produttivo, oggi inquadrati al livello I, passeranno al livello H una volta superato il periodo di prova. Infine, sarà sviluppato un focus particolare sulla tematica degli appalti.

“In un contesto difficile come quello attuale – conclude Ferni – possiamo dire che la firma del contratto è una notizia positiva.Lo è ancora di più se consideriamo che la Confindustria aveva annunciato che non avrebbe rinnovato alcun contratto nei prossimi mesi”.