La Nostra Famiglia, lunedì cruciale

Sarà accordo oppure sciopero. Lunedì i rappresentanti sindacali de La Nostra Famiglia incontreranno i membri della direzione e del ministero per trovare un’intesa sull’applicazione del contratto nazionale.

La vertenza è iniziata a gennaio quando la direzione ha comunicato la disdetta unilaterale del contratto Aris-Aiop applicato ai lavoratori e l’adozione di quello Aris-Riabilitazione.

In realtà, il nuovo contratto, che nelle intenzioni dei dirigenti avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° febbraio, al momento non è stato applicato. Se lo fosse, le condizioni economiche e normative potrebbero peggiorare. Per esempio, il possibile ripristino, a pari stipendio, della settimana lavorativa a 38 ore, contro le 36 attuali.

“Per i lavoratori – spiega Franca Bodega, Cisl Fp Mbl – sarebbe punitivo. Allo stesso tempo, l’eventuale cambio non avrebbe alcuna conseguenza positiva sul bilancio aziendale. Quindi perché penalizzare i dipendenti? La direzione non può cancellare anni di abnegazione, impegno e professionalità dimostrata da tutti gli operatori dell’associazione»

Sul territorio, la struttura, che offre servizi sanitari di eccellenza, ha oltre mille dipendenti (su duemila in tutt’Italia) e diverse sedi: Bosisio Parini, Carate Brianza, Lecco, Mandello e Sesto San Giovanni.

Se al ministero non si troverà un’intesa le organizzazioni sindacali sono pronte a dichiarare lo sciopero. “A luglio abbiamo dichiarato lo stato di agitazione – conclude Franca Bodega -. Il sindacato potrà quindi potrà, se lo riterrà opportuno, dichiarare lo sciopero. Vedremo come evolverà. Intanto l’8 ottobre al ministero della Salute sarà firmato, dopo 14 anni di vacanza contrattuale, il contratto Aris/Aiop. La prossima sarà una settimana impegnativa”.