C’è apprensione tra i lavoratori della Calvi Holding, il gruppo di Agrate Brianza che produce prodotti e profili speciali in acciaio. La proprietà starebbe vendendo alcune aziende. A livello ufficiale l’unica cosa certa è l’apertura delle trattative. Non si sa però chi sia il possibile acquirente anche se si parla di un gruppo svizzero già attivo nel settore. «La dirigenza – spiega Eliana Dell’Acqua, Fim Cisl Mbl – ha confermato la trattativa in corso, ma non è entrata nel dettaglio. Non conosciamo quindi i particolari. Per questo ci poniamo una serie di interrogativi sul futuro dell’azienda e sui livelli occupazionali».
La Calvi Holding è un gruppo mondiale che opera nel settore della meccanica e della metallurgia e possiede stabilimenti in Brasile, Francia, Germania, Italia, Stati Uniti. In Brianza e nel Lecchese ha circa 200 dipendenti. Da tempo vive gravi problemi finanziari. Una decina di anni fa ha affrontato una ristrutturazione del debito. Negli anni, poi, il debito è stato ricontrattato più volte, ma senza risolvere completamente i problemi di bilancio. Recentemente la famiglia Chini, proprietaria del gruppo, ha abbandonato tutte le cariche operative, lasciando la gestione ai manager. Sono loro che stanno trattando la cessione.
«Da quanto sappiamo – continua Eliana Dell’Acqua -, sul tavolo sono stati messe le aziende della holding più redditizie. A questo punto quale sarà il futuro del gruppo? Nelle società cedute, i reparti produttivi quasi certamente continueranno a operare come ora, ma i servizi? I reparti commerciali continueranno ad avere i margini necessari? Che cosa succederà della contrattazione aziendale? Come organizzazione sindacale continueremo a monitorare la situazione e metteremo in campo tutte le risorse possibili per tutelare i lavoratori».