«L’Inps rimanga a Cesano Maderno»

Da ieri la sede Inps in via Boga a Cesano Maderno ha ufficialmente chiuso i battenti, spostandosi a Desio, Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle loro federazioni dei pensionati, hanno tenuto un presidio dei delegati, che ha riunito una cinquantina di persone per ribadire il «no» delle organizzazioni confederali a ogni ipotesi di spostamento definitivo dell’Inps presso altri Comuni della Provincia brianzola.

Come a più riprese dichiarato pubblicamente anche nel corso degli incontri avuti con le diverse amministrazioni, Cgil, Cisl e Uil sono contrarie a una scelta che determini il ritiro di un servizio pubblico importante dal territorio, anche se temporaneamente, soprattutto in questo periodo, chiedendo a un tempo che venga tentata ogni possibilità per evitare questa soluzione. La sede Inps di Cesano Maderno ha un bacino demografico di riferimento che comprende 146.000 utenti, su quello di Desio ne gravitano già 90.000.

Scelte come quelle relative al trasferimento della sede territoriale di un ente pubblico di primaria importanza per la comunità andrebbero assunte basandole non solo su fattori contingenti, ma cercando anche di comprendere se sono in grado di determinare un incremento o una riduzione di benessere per l’intera comunità e la possibilità di sviluppare integrazione logistica e/o funzionale con altri soggetti pubblici.

Il sindacato confederale prende atto dell’impegno assunto da Comune e Inps regionale di far rientrare il servizio a Cesano Maderno entro maggio e della disponibilità ad aprire da novembre ad aprile due sportelli dell’Istituto presso l’Urp comunale. Cgil, Cisl e Uil seguiranno le prossime evoluzioni della vicenda affinché le promesse politiche divengano fatti concreti, esercitando la loro funzione di rappresentanza sociale nel Territorio. Il primo passo sarà la richiesta di un incontro di conferma con il sindaco Longhin.