Pensioni invalidità, aumenti in vista

Aumento pensionistici in vista per i 5mila brianzoli invalidi civili al 100%. L’art. 15 del Decreto Legge 15 agosto 2020, che recepisce la sentenza della Corte Costituzionale n. 152/2020, ha provveduto alla copertura economica del provvedimento permettendo un aumento da 286,81 a 651,51 euro dell’assegno mensile. Le cifre sono da considerare al netto, in quanto le prestazioni assistenziali non sono soggette all’Irpef e non rientrano nemmeno nell’Isee (Indicatore della situazione socio economica).

Prima della sentenza di luglio l’importo di 651,51 euro spettava solo a chi avesse compiuto 60 anni. Le nuove norme hanno allargato la platea dei beneficiari agli invalidi con un’età compresa tra i 18 e i 60 anni, non titolari di altri redditi.

Il  «nuovo» assegno, con maggiorazione e relativi arretrati, può essere riscosso con la rata in pagamento lunedì 2 novembre. Già da mesi c’era molto attesa fra chi pensava di aver diritto a questa maggiorazione e perciò chiedeva informazioni agli uffici dei sindacati dei pensionati e agli sportelli dei patronati.

«In certe giornate –  precisa Stefano Buzzi, componente del Dipartimento previdenza e assistenza della Fnp Cisl Monza Brianza Lecco – capitava anche di ricevere una decina di telefonate relative a chiarimenti su questa specifica questione. La domanda più frequente era sulla data dei pagamenti. Ora possiamo dire che giustizia è stata finalmente fatta. Ma prima avrebbe dovuto pensarci la politica, rimasta inerte malgrado i vari richiami della Corte Europea. La cifra percepita in precedenza era clamorosamente inadeguata. Va ricordato come queste persone siano soggetti fragili, impossibilitati a svolgere qualsiasi attività lavorativa. La loro assistenza finiva con il ricadere sulla famiglia o, in alternativa, sulle strutture pubbliche».

«Non è possibile vivere in maniera dignitosa, con una pensione di invalidità civile pari a 285 euro», aveva riconosciuto la Corte Costituzionale.  Lo scarno assegno era stato catalogato dalle stesse organizzazioni sindacali confederali come «un vero e proprio schiaffo alla dignità della persona invalida».

Gli invalidi civili in Italia sono tre milioni, compresi i non vedenti e gli audiolesi. In base ai dati Inps, risulta che la sede provinciale di Monza avesse in carico, al 31 dicembre 2019, il pagamento di 34.439 pensioni di invalidità civile, totale e parziale. L’importo medio mensile tra invalidità e indennità era di 446,82 euro.

Il nuovo trattamento sarà ora composto dal  «vecchio» assegno di 297,14 euro e dalla maggiorazione di 354,37 euro. Come già ricordato, a novembre, la platea degli interessati avrà diritto anche al pagamento degli arretrati relativi per parte di luglio e, in maniera integrale, per agosto, settembre e ottobre, per un importo pari a 1.204,86 euro. Pertanto la somma complessiva in pagamento con la rata di novembre sarà di 1.856,37 euro.

Si sottolinea infine che l’eventuale indennità di accompagnamento non costituisce reddito. Chi ritiene di avere diritto alla maggiorazione e non dovesse riceverla, dopo le doverose verifiche sulla propria condizione reddituale, dovrà inoltrare specifica domanda telematica all’Inps di competenza.