Metalmeccanici sciopero per il contratto

Giovedì 5 novembre i lavoratori metalmeccanici scioperano quattro ore per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale. Il 5 novembre non è una data casuale. Un anno fa, proprio il 5 novembre, Fim, Fiom e Uilm hanno presentato a Federmeccanica la piattaforma unitaria con le loro proposte per il rinnovo del contratto nazionale, ma la trattativa, di fatto, non è mai partita.

Per questo motivo, i sindacati confederali hanno deciso di indire uno sciopero a livello nazionale che coinvolgerà 30.000 lavoratori nel Lecchese e 50.000 in Brianza. “Dopo 11 mesi e 13 incontri non si è cavato un ragno dal buco – osserva Enrico Vacca della Fim Monza Lecco –. Federmeccanica ha avanzato una proposta economica irricevibile che non tiene conto delle condizioni attuali dei lavoratori del settore, un atteggiamento che ha portato alla rottura del tavolo delle trattative”.

Non si tratta però, specificano i sindacati, di una mera questione di soldi. La piattaforma punta a migliorare le condizioni di lavoro, la sicurezza e la qualità della vita dei lavoratori intervenendo sulla questione delle ferie e dei permessi, e punta a dare nuove prospettive ai giovani, che oggi non ne hanno.  Tra i temi avanzati dai sindacati c’è quello della formazione professionale, per garantire migliori prospettive ai lavoratori, nel caso l’esperienza lavorativa dovesse concludersi. C’è poi l’aspetto della contrattazione aziendale, presente nelle realtà più grandi ma non prevista nelle aziende medio-piccole, che rappresentano la maggioranza del tessuto metalmeccanico italiano e anche lecchese.
Salari da rivalutare.

Nel quadro complessivo attuale, l’incremento salariale non è un aspetto di secondo piano e, spiegano i sindacati, non può essere sostituito interamente dai benefici in welfare. “La scommessa con Federmeccanica era quella di redistribuire la ricchezza sui luoghi di lavoro, questo non è avvenuto – conclude Enrico Vacca -. Le imprese devono capire che da questo periodo difficile e complicato se ne esce tutti insieme.