Contratto gomma-plastica, ai lavoratori piace

Ai lavoratori del settore gomma-plastica industria il nuovo contratto piace. Nelle prime assemblee che si stanno tenendo nelle aziende in Brianza e nel Lecchese il gradimento al nuovo accordo è alto. «Stiamo notando una grande soddisfazione da parte dei dipendenti – osserva Massimo Ferni, Femca Cisl Mbl -. Le assemblee sono ancora in corso ed è prematuro precorrere i tempi. Ma i primi risultati sono veramente incoraggianti».

Il contratto è stato firmato dopo una lunga e complessa trattativa e in un periodo non facile come quello attuale caratterizzato dalla pandemia di Covid-19. L’ipotesi di accordo riguarda circa 130.000 i lavoratori, impiegati in 5.500 aziende di piccole e medie dimensioni, ma anche imprese multinazionali di rilievo come Pirelli, Michelin, Prysmian Bridgestone, ecc.

L’intesa prevede un aumento medio sui minimi di 63 euro (cat. F, il salario di riferimento passerà quindi da 1844 a 1907 euro). L’aumento sarà distribuito in due tranche: la prima di 32 euro dal 1° gennaio 2021; la seconda, 31 euro dal 1° gennaio 2022. All’interno di quanto previsto dall’accordo interconfederale del 9 marzo 2018 Patto per la Fabbrica sono stati modificati ed integrati gli articolati contrattuali per rendere possibile la definizione del trattamento economico minimo e il trattamento economico complessivo (TEC).

Per quanto riguarda la parte normativa, sarà potenziato l’Osservatorio nazionale, riconoscendo il valore delle relazioni industriali per iniziative congiunte volte alle politiche industriali di settore, all’occupazione, alla crescita, alle internazionalizzazioni e per l’innovazione e la sostenibilità ambientale. Sempre all’interno dell’osservatorio sarà discussa la legge n. 125 sulle pari opportunità.

Sul capitolo degli orari e della prestazione lavorativa verranno introdotti numerosi miglioramenti: linee guida sulla banca delle ferie solidali; riconoscimento dei permessi per i famigliari di  minori affetti DSA (disturbi specifici dell’apprendimento); scorporo delle assenza per visite e ricoveri oncologici  e della maternità anticipata ai fini della maturazione della ROL; programmazione dei permessi della legge 104 che passa da trimestrale a mensile; possibilità che la contrattazione di secondo livello possa prevedere percentuali di accantonamento diverso della banca ore rispetto a quanto previsto oggi dal testo contrattuale.

Inoltre, per i lavoratori con patologie oncologiche e degenerative sarà prevista la possibilità di trasformare in part time il proprio orario di lavoro e il riconoscimento di una aspettativa non retribuita pari a 10 mesi. Sarà altresì predisposta non solo una importante iniziativa, sotto forma di campagna straordinaria informativa, per sollecitare l’adesione al fondo sanitario di categoria, ma sempre relativamente a questo fondo sarà predisposta un’assemblea aggiuntiva retribuita, una tantum durante la vigenza di questo contratto, per promuovere all’adesione allo stesso.

Nel contratto, saranno chiariti e migliorati aspetti normativi sul premio perequativo, malattia professionale e infortuni, l’indennità notte proporzionata all’effettiva prestazione e sarà istituita la commissione nazionale salute sicurezza e ambiente.

Si costituirà la figura di delegato alla formazione e la commissione per la revisione dell’attuale sistema di inquadramento, proprio a riguardo i lavoratori addetti al ciclo produttivo, oggi inquadrati al livello I, passeranno al livello H una volta superato il periodo di prova. Infine, sarà sviluppato un focus particolare sulla tematica degli appalti.

Per la segretaria generale della Femca-Cisl, Nora Garofalo, «si tratta di un rinnovo davvero molto importante per il settore manifatturiero. E’ il secondo rinnovo post-Covid, siglato dalla federazione, dopo quello del vetro. Tra le cose positive c’è che il salario degli addetti del settore gomma-plastica segue le regole del Patto per la fabbrica, e inoltre ci sarà l’incremento di un livello per i livelli più bassi. La trattativa è stata sicuramente difficile, complicata dal fatto che il rinnovo è arrivato dopo una pesante crisi nel comparto dovuta alle normative italiana ed europea sulle plastiche, alla crisi dell’automotive, e ovviamente alla pandemia, che ha provocato la chiusura di molte aziende. Nonostante le premesse fossero negative, il risultato raggiunto è più che positivo, perché il contratto ha tanti punti di valore e qualificanti. Le novità nella normativa, è bene sottolinearlo, non hanno provocato la cessione di pezzi di salario».

Ora la parola passa alle assemblee.