Grande adesione oggi allo sciopero alla Voss di Osnago (Lc). Il 90% dei lavoratori ha incrociato le braccia per protestare contro la decisione della direzione di chiudere l’impianto di via Stoppani e licenziare una settantina di dipendenti. Una decisione dettata, secondo la proprietà, dalla necessità di tagliare i costi chenegli ultimi mesi sarebbero cresciuti.
«I licenziamenti – spiega Lorena Silvani, Fim Cisl Mbl – sono bloccati fino al 31 marzo. E quindi ogni provvedimento di questo tipo sarebbe nullo. L’azienda ha proposto esodi incentivati con la possibilità di ricorrere alla Naspi. Una soluzione che noi riteniamo inaccettabile».
La maggior parte dei lavoratori interessati al provvedimento sono donne che, in questo momento, avrebbero grandissimi problemi trovare un ricollocamento altro. «La situazione dell’economia sia a livello nazionale sia a livello locale – continua Lorena Silvani – è molto complicata. Trovare un posto per una donna, magari non più giovane, è quasi impossibile. Noi quindi chiediamo che vengano messi in atto tutti gli strumenti a disposizione (cig Covid, trasferimento nell’altro stabilimento, percorsi di riqualificazione, ecc.) affinché l’impatto occupazionale sia annullato o ridotto al massimo».
Intanto i lavoratori hanno incassato la solidarietà di Paolo Brivio, sindaco di Osnago, che non solo ha visitato il presidio dei lavoratori (effettuato nel rispetto delle norme anti Covid), ma si è reso disponibile a coinvolgere la Provincia e il Prefetto di Lecco. «La solidarietà del primo cittadino – conclude Lorena Silvani – è stata importantissima per noi e per i lavoratori in attesa di potere discutere della vertenza con le controparti e di trovare una soluzione».