Un anno di covid, ma la Cisl non si ferma

L’attività degli uffici della Cisl Monza Brianza Lecco non si è mai fermata, malgrado le conseguenze della tempesta coronavirus. Per esempio, l’Ufficio vertenze nel 2020 ha recuperato su Monza e sulla Brianza oltre 4,5 milioni di euro.

Nonostante l’annus horribilis appena trascorso la Cisl Monza Brianza Lecco ha compiuto una scelta strategica: stare sul territorio in presenza per rispondere alle tante e variegate esigenze di lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini spesso in difficoltà a causa di situazioni straordinarie mai affrontate in precedenza. Pensiamo ad esempio alla chiusura repentina delle scuole, con i conseguenti problemi per le famiglie, o con l’entrata in cassa integrazione da parte di coloro che mai avevano fruito degli ammortizzatori sociali con tutte le difficoltà amministrative a ciò connesse.

Il dato territoriale è stato reso ancor più complesso dal fatto che molte delle amministrazioni pubbliche hanno optato per lo smartworking rendendo così difficoltoso il dialogo con l’utenza. In questa situazione di vero e proprio smarrimento, la Cisl ha reso concreto il suo mandato di rappresentanza, accanto a chi si è trovato a dover fronteggiare bisogni fino al giorno prima sconosciuti.

Appena è stato possibile gli sportelli della Cisl sono stati riaperti in sicurezza nelle sedi e nei recapiti, garantendo le tutele del patronato, del centro assistenza Fiscale, dell’ufficio vertenze e dello sportello lavoro, ovvero dei servizi che accompagnano il core business più tradizionale dell’attività sindacale. «Come sindacato – spiega il segretario generale Mirco Scaccabarozzi – abbiamo inoltre verificato che i protocolli anti-covid venissero rispettati sul territorio».

Per quanto riguarda l’attività del Caf, questa si è svolta in 21 sedi della Provincia di Monza, da  Monza a Vimercate, da Brugherio a Carate.

Nonostante le difficoltà gestionali legate alla tutela della salute di utenti e operatori il numero di pratiche di 730 svolte si è attestato attorno alle 34.000. La campagna fiscale di quest’anno partirà il 19 aprile (per informazioni e prenotazioni numero verde 800800730, www.cafcisl.it).

Quanto alle pratiche Isee indispensabili per l’accesso alla maggior parte dei Bonus emanati dal Governo a sostegno delle famiglie, il loro numero ha sfiorato le 8.000.  In crescita il numero delle famiglie che si affidano al nostro servizio colf e badanti. In questo caso l’attività ha registrato un incremento di circa il 13%. Le nuove pratiche di accesso al Reddito di Cittadinanza sono state 118, ma da mettere in relazione al fatto che chi aveva diritto aveva già prodotto richiesta l’anno prima, come testimoniano le 557 domande del 2019 con la copertura dei 18 mesi previsti dalla norma.

Alcune tipologie di pratiche hanno subito una forte contrazione in ragione di proroghe o sospensioni previste dalla Legge a causa della pandemia e delle variazioni normative. Un esempio è costituito dall’abolizione della Tasi. Quanto alle pratiche Imu, nonostante la scadenza sia slittata a fine febbraio 2021, già al 31/12 il loro numero aveva superato le 6.000, a fronte delle 5.600 del 2019. L’attività 2020 del patronato Inas Cisl comprende  23.000 interventi sfociati nell’attivazione di una richiesta diretta all’Inps oppure all’Inail. A questi vanno aggiunte le consulenze telefoniche (oltre 2.000) gestite dagli operatori rivolte a fronteggiare i bisogni creati dalla situazione socioeconomica.

Particolare attenzione va posta sull’attività direttamente collegata all’emergenza Covid-19, che ha impegnato gli operatori nella gestione di quasi 2.000 richieste di congedi/indennità e Reddito di emergenza.

Confrontando i dati con quanto comunicato dall’Inps nel resoconto annuale appena pubblicato, possiamo affermare che il 22% dell’attività della sede di Monza dell’Istituto previdenziale è stata patrocinata dall’Inas Cisl. Capitolo Ufficio Vertenze: nel corso del 2020 ha gestito pratiche che riguardano circa 3.000 lavoratori/trici di cui oltre 1.800 nella sola provincia di Monza. In riferimento alle pratiche collettive, la parte più rilevante riguarda le procedure concorsuali, mentre sulle vertenze individuali prevalgono il recupero crediti, le opposizioni al licenziamento e il controllo buste paghe. A seguito dell’intervento dei «vertenzieri» sono stati recuperati più di 7 milioni di euro (su Monza oltre 4,5 milioni di euro) .

«Denaro – sottolinea il segretario Enzo Mesagna – che siamo riusciti a riportare nelle tasche di lavoratrici e lavoratori». Complessivamente l’ufficio ha seguito quasi 1.500 dimissioni (750 a Monza) e oltre 400 conciliazioni individuali. Lo sportello lavoro ha preso in carico nel corso del 2020 circa 2500 persone; sono state effettuate 2.342 Naspi, di cui quasi 1.100 nella nostra provincia, e accompagnate nella compilazione dei curricula vitae quasi 300 persone.

Il nostro Ial ha offerto occasioni formative a oltre 100 persone che solo in provincia di Monza sono state prese in carico ed inserite nei vari percorsi di politiche attive di Regione Lombardia (Dote Unica Lavoro e azioni di rete ). I temi formativi riguardano prevalentemente il settore della logistica con la gestione del magazzino piuttosto che il comparto delle pulizie con la specializzazione legata alla sanificazione degli ambienti lavorativi e civili in epoca covid. C’è sempre un’attenzione particolare alla disabilità con 20 persone prese in carico (di cui una parte importante con disabilità grave) per un inserimento lavoro attraverso percorsi formativi e tirocini propedeutici all’inserimento lavorativo.