Termina domani la consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici (Federmeccanica-Assistal) siglata in febbraio. Una consultazione che si è svolta attraverso una lunga serie di assemblee che si sono tenute nelle aziende dei territori dal 22 febbraio al 14 aprile. «La campagna di assemblee nei luoghi di lavoro è stata ampia – spiega Enrico Vacca, segretario generale Fim Cisl Mbl -. In questi mesi abbiamo profuso un grande sforzo e abbiamo raggiunto più di 120 aziende per un totale di 15.000 lavoratori. Un forte segno di democrazia politica e sindacale».
Le assemblee sono state svolte quasi tutte in presenza. Solo laddove non esistevano le condizioni, si sono tenute in videoconferenza. «Per noi le assemblee in presenza sono importantissime – continua Vacca -. È lì che, come sindacalisti, abbiamo un contatto diretto con i lavoratori e possiamo confrontarci con loro. Per poterle organizzare in questo periodo di pandemia abbiamo rispettato in modo severo le norme di sicurezza per evitare qualsiasi possibilità di contagio. Laddove non era possibile attuare queste misure abbiamo preferito tenere incontri in videoconferenza» .
L’ipotesi di contratto è importante per i lavoratori perché è stata siglata in un momento di particolare difficoltà. «Questo contratto – conclude Vacca – ha un grandissimo valore perché arriva in un frangente complesso caratterizzato dalla pandemia di coronavirus e da una fase economica non facile per il Paese. I lavoratori questo lo hanno capito. Nelle fabbriche abbiamo colto l’attenzione dei metalmeccanici nei confronti di questo contratto. Moltissimi di loro hanno colto l’importanza di questo strumento per la difesa dei loro diritti, ma anche per il rilancio del nostro sistema industriale e della nostra economia».