La Vismara guarda al rilancio

«La fine della procedura concorsuale alla Vismara di Casatenovo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza che ci permette di consolidare la realtà industriale e delineare le prospettive produttive e occupazionali». Così Enzo Mesagna, membro della segreteria Cisl Mbl e Coordinatore del gruppo Ferrarini della Fai Cisl, commenta l’omologa della procedura da parte del Tribunale di Reggio Emilia a seguito del giudizio positivo espresso dalla maggioranza dei creditori.

«L’ottenimento dell’omologa è sicuramente un’ottima notizia che permette di ragionare non solo in termini di continuità ma anche di ulteriore sviluppo dell’azienda dando seguito a quanto fatto nei mesi passati – continua Mesagna -. Infatti la chiusura della procedura concorsuale con l’accettazione da parte dei creditori delle condizioni previste dal piano determina il fatto che Vismara possa in qualche modo accelerare ulteriormente nell’opera di consolidamento ma anche di sviluppo produttivo e occupazionale».

Oggi Vismara, azienda fondata nel 1898 a Casatenovo e acquistata da Ferrarini nel 2000, è una realtà che dà lavoro a 164 dipendenti. Nello stabilimento lecchese sono attive le linee della mortadella e del salame e si provvede all’affettatura dei salumi per conto del Gruppo Ferrarini. Il piano industriale presentato in continuità prevede la progressiva saturazione della capacità produttiva, gli ammodernamenti e gli investimenti tecnologici, il lancio di nuovi prodotti e il miglioramento dell’efficienza produttiva. Un piano che permette di mantenere intatti i livelli occupazionali.

L’omologa del concordato Vismara è però legata al concordato di Ferrarini,i cui tempi sono ancora incerti. La procedura è infatti sta aspettando una decisione della Corte di Cassazione che definisca se la competenza è del Tribunale di Reggio Emilia o di Bologna. «L’auspicio – conclude Mesagna – è che entro l’anno si arrivi alla definizione anche di questa situazione che è veramente molto intricata e vede confrontarsi due cordate quella guidata da Pini/Amco e quella di Bonterre/Opas. L’obiettivo del sindacato è il mantenimento dei livelli occupazionali e per questo ci batteremo».