Settimana europea per la salute e sicurezza sul lavoro

In occasione della settimana europea dedicata alla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, la CISL Monza Brianza Lecco ha promosso insieme a CGIL e UIL iniziative e assemblee nei luoghi di lavoro sul tema della sicurezza e sul diritto alla salute di chi opera, come dipendente o apprendista inserito in un percorso formativo di vario tipo, all’interno di qualsivoglia luogo di lavoro. A conclusione della settimana di mobilitazione su salute e sicurezza, sabato 22 ottobre a Roma in Piazza Santi Apostoli si terrà una manifestazione nazionale unitaria (scarica il volantino).

I dati parlano chiaro, gli infortuni e le morti sul lavoro continuano ad essere una piaga del nostro territorio. Ad agosto 2022 le denunce di infortunio sul lavoro nella Provincia di Monza e Brianza erano 6.936, il 58% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, e 140 le denunce di malattia professionale. In 4 casi l’infortunio ha avuto esito mortale. Nello stesso periodo a Lecco si sono registrati 3.039 infortuni sul lavoro, con un più 43% rispetto al 2021 e 64 denunce di malattia professionale. Tutto ciò è inammissibile.

Anche a livello nazionale il fenomeno infortunistico è in costante crescita. Dall’inizio dell’anno 2022 in Italia sono oltre 600 le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano, oltre 400.000 (quattrocentomila) gli infortuni denunciati da gennaio. Dietro a ognuno di questi episodi ci sono intere famiglie che devono convivere con il lutto per tutta la loro esistenza.

Nell’anno 2021 le ispezioni effettuate hanno confermato che, su cento aziende controllate, oltre 69 evidenziavano irregolarità, concentrate soprattutto nell’ambito della prevenzione e sicurezza.

Servono tavoli di confronto ampi, in quanto le innovazioni tecnologiche e digitali, i cambiamenti climatici, la precarizzazione e l’invecchiamento della forza lavoro hanno bisogno di risposte univoche e condivise. È necessaria un’azione ispettiva certa che preveda il coinvolgimento delle parti sociali. È essenziale la formazione continua in materia di salute e sicurezza sia per i datori di lavoro, fin dall’avvio di qualunque attività d’impresa, sia per i lavoratori e sia per gli studenti, che devono affrontare il tema nei loro programmi scolastici. I finanziamenti alle imprese devono essere vincolati a investimenti in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Chiediamo che le imprese seguano criteri di qualificazione relative alla formazione e alla professionalità, e che nei lavori privati in appalto sia garantita l’applicazione dei contratti collettivi delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

 

LE INIZIATIVE SUL TERRITORIO

Informazione e formazione come pilastro della prevenzione e la sicurezza su tutti i posti di lavoro. a tal proposito sono diverse le iniziative che abbiamo organizzato sui territori di Monza e Lecco.

  • A Lecco, nella giornata di ieri, CGIL CISL UIL territoriali hanno incontrato il Prefetto, Sergio Pomponio, per porre la sua attenzione sui numeri in crescita dei dati relativi agli infortuni sul lavoro e proporre una serie di iniziative come l’apertura di tavoli di confronto a livello territoriale, vincolare i finanziamenti delle imprese agli investimenti in salute e sicurezza, dare un impulso netto dell’attività ispettiva. Nodale il tema della formazione, che non può ridursi a mera predisposizione di informazioni prive di autentico valore formativo. Da parte del Prefetto è stata formulata e recepita  la proposta di attivare un confronto, a livello provinciale, tra Istituzioni, rappresentanze datoriali e parti sociali per intraprendere iniziative a tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori. Tra i messaggi da promuovere, la non negoziabilità della sicurezza; valore non contrapponibile a un concetto sano di sviluppo economico e sociale. “Un infortunio sul lavoro – da quelli meno gravi a quelli che esitano in tragedia – è sempre un momento patologico del sistema, che non può lasciare indifferenti le Istituzioni, le quali sono tenute a un’azione coordinata, non solo di controllo e sanzionatoria, ma anche e soprattutto di prevenzione” ha dichiarato il Prefetto Pomponio, che ha evidenziato come la cultura della legalità sia precondizione e garanzia della sicurezza sul lavoro. “Legalità – ha precisato il Prefetto – che può essere tutelata in vari modi, dalla sottoscrizione di protocolli, a un attento controllo dei costi del personale o della sicurezza da parte delle commissioni di gara in caso di gare d’appalto”.  Unanime la convinzione che i controlli ispettivi costituiscano uno strumento di prevenzione e contrasto, che va potenziato e salvaguardato da riduzioni della spesa pubblica.
  • A Monza, CGIL CISL UIL territoriali, quali componenti del Comitato Consultivo Provinciale INAIL di Monza, promuovono la realizzazione di una giornata di approfondimento sul tema “Il rischio stress lavoro correlato” (scarica il volantino) dedicato ai datori di lavoro, che hanno l’obbligo di valutare e gestire il rischio Slc, i medici, gli RSPP, gli RLS, le istituzioni pubbliche e private interessate alla tematica. L’evento, che si svolgerà la mattina del 27 ottobre 2022, dalle ore 9,30 presso la sala verde Egidio Ghezzi della provincia di Monza e della Brianza e potrà anche essere seguito anche in remoto. Aprirà i lavori con i saluti istituzionali il Prefetto della Provincia di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani, seguita dal Presidente della Provincia di Monza Brianza, Luca Santambrogio e dal Direttore Territoriale sede Inail di Monza Brianza, Moreno Cogliati.  L’incontro proseguirà con il contributo di numerosi esperti su tre focus specifici: buone pratiche per il benessere organizzativo e la gestione del rischio stress lavoro-correlato, misure per il benessere organizzativo e la questione di genere, misure per il benessere organizzativo e lo smartworking. I lavori si completeranno con un approfondimento delle parti sociali sul tema del benessere lavorativo a seguito della pandemia.
  • LE VIDEOPILLOLE. Sui nostri canali social potrete invece trovare videopillole realizzate dai nostri esperti e pensate per per porre l’attenzione di lavoratrici e lavoratori su rischi e buone pratiche relative ad alcuni settori di lavoro particolarmente segnati da infortuni gravi, troppo spesso mortali:

Non si può più attendere: dobbiamo fermare la strage, perché di questo si tratta. A livello territoriale stiamo lavorando con tutte le parti sociali e gli enti ispettivi nel tentativo di incrementare la sicurezza nei luoghi di lavoro e promuovere la cultura della sicurezza sul territorio. Un impegno che se non viene affiancato al potenziamento delle attività ispettive e l’incremento del personale degli enti ispettivi, rischia di non portare i frutti sperati. Garantire dignità al lavoro, alle lavoratrici e ai lavoratori, garantire il rispetto delle leggi sono le azioni che accrescono la civiltà dell’intero territorio.