Sanità, serve un confronto permanente

Non può esserci futuro per la sanità lombarda senza un ripensamento del ruolo e delle funzioni del sistema ospedaliero. Lo hanno ribadito questa mattina Cgil, Cisl e Uil Lombardia, scesi nuovamente in piazza sotto Palazzo Lombardia per chiedere l’apertura di un tavolo permanente di confronto con la Presidenza della Regione e stringere un nuovo “Patto per la salute”, che rilanci la sanità pubblica e la medicina del territorio.

Organizzato con le Federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori che a diverso titolo operano nel sistema sanitario e sociosanitario, il presidio ha chiuso il cerchio della mobilitazione avviata il 16 giugno con la manifestazione sulle Rsa e proseguita il 19 con quella sui distretti.
Nel corso degli interventi che si sono alternati nella mattinata, i sindacati hanno ricordato i gravi limiti del sistema ospedaliero, drammaticamente evidenziati dalla pandemia.

“Presidente Fontana, apra la finestra: così non va – ha detto il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, nell’intervento conclusivo -. Questa riforma che ha ormai 5 anni ha praticamente fallito e va rivista profondamente”.
“Nel 2014 Cgil, Cisl e Uil con il suo predecessore, il presidente Maroni, avevano firmato un accordo importante, completo: c’era tutto quello che serviva per migliorare quel che non funzionava nella nostra sanità – ha ricordato Duci -. Ma di quell’accordo nella legge 23 è stato inserito poco o nulla. A distanza di 5 anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non serviva la pandemia per accorgersi che anche la tanto osannata sanità ospedaliera lombarda stava velocemente smarrendo la sua decantata eccellenza”.

Domani i segretari generali di Cgil Cisl Uil Lombardia incontreranno il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, presenteranno le proposte sindacali con la richiesta di istituire un confronto permanente.

“Presidente, prendiamo atto con favore della convocazione per domani alle 14, ci volevano tre presidi di seguito per essere convocati. Due milioni di famiglie che non hanno nessun interesse economico o di profitto nella sanità si sono dovute mobilitare per tre volte per essere accettate a corte – ha sottolineato il segretario generale della Cisl Lombardia chiudendo il suo intervento -. Ci aspettiamo che ci proponga un tavola permanente per un nuovo “Patto per la salute” dei lombardi, ma che sia un tavolo vero, serio, onesto, leale, che ci porti a condividere una vera e necessaria ristrutturazione del sistema sanitario che a differenza di 5 anni fa diventi davvero legge per la Lombardia. Perché se così non sarà ritorneremo in piazza per dire una volta per tutte: andate a casa!!”.

 

LE PROPOSTE DI CGIL, CISL E UIL LOMBARDIA SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA OSPEDALIERO